L’OCCHIO E IL SENSO DELLA VISTA: LA SINDROME DA VISIONE AL COMPUTER.





Gli occhi sono gli organi con i quali percepiamo il senso della vista, senso affidato ai fotorecettori situati nelle cavità oculari del cranio.
L’occhio è un organo delicato, motivo per cui va protetto e riparato in modo da evitare o arginare eventuali malattie. 

Purtroppo, però, l’uso continuativo che gli adolescenti fanno degli apparecchi elettronici (tv, tablet, smartphone, ecc.) è tra le cause principali di quella che viene definita CVS: Sindome da visione al computer. 

I sintomi sono vari e possono interessare tanto l’apparato visivo quanto quello neurologico e muscolo-scheletrico, possono non presentarsi contemporaneamente e, cosa importante, variano da persona a persona. I sintomi più comuni sono: bruciore agli occhi, affaticamento della vista, mal di testa, prurito, rossore del bulbo oculare, secchezza agli occhi e dolori al collo. Spesso, questi sintomi condizionano negativamente la resa di chi ne soffre poiché si verifica un calo di attenzione e una sensazione di ansia e disagio.


Le cause possono essere molteplici, compresa una predisposizione genetica. Tuttavia, le più comuni sono: 
- luce innaturale emessa dagli schermi e a forte componente blu; 
- scarsa risoluzione del monitor; 
- diminuzione del numero di volte in cui chiudiamo gli occhi (tendenzialmente, in condizioni normali si contano circa 17/20 chiusure al minuto, mentre quando fissiamo il display passiamo a 12/15). 




Come ovviare a questa situazione? Le soluzioni più facili e immediate possono essere riassunte così:
- utilizzare uno schermo ad alta definizione per rendere la lettura meno faticosa; 
- mantenere il monitor/display ad una certa distanza dagli occhi (per il monitor del computer si calcola una distanza di 50-70 cm); 
- mantenere la luminosità dello schermo di poco superiore a quella dell’ambiente circostante; 
- valutare degli occhiali con delle lenti apposite per diminuire il riflesso delle luci del monitor; 
- infine, cosa ovvia, uscire all’aria aperta e vivere la vita anziché passare la giornata a fissare uno schermo. 




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